Io, Io, Io!
Il problema di essere curiosi
2012-05-19 20:16:24 Oggi, come spesso capita nei weekend, gironzolavo per un negozio di elettronica con Bianca.
A parte per i battutissimi reparti di videogiochi, computer, software e mobile - che riguardano le nostre passioni - a volte ci divertiamo a bazzicare gli scomparti meno "nerd", come quelli degli accessori per la casa (aspirapolveri, forni e attrezzi per cucinare, per intenderci), quello degli strumenti musicali e quello dell'home entertainment - insomma, ambiti nei quali non abbiamo ne' grandi competenze e ne' grandi esigenze - dando un occhio a prezzi, feature e dimostrazioni.
Mentre gironzolavamo tra i televisori, leggendo dai vari cartoncini le caratteristiche di questo o quel televisore e cercando di farci un'idea a grandi linee di come potrebbero essere comparati tra loro, l'immancabile commesso ci avvicina per chiederci se necessitiamo supporto. La nostra risposta imbarazzata e' spesso quella di ammettere che non eravamo li' per acquistare ma solo per "guardare in giro". Se a volte riceviamo qualche sorriso in risposta, con la promessa di dare supporto in caso di difficolta', delle altre veniamo rudemente rimbalzati: l'impressione e' quella di aver commesso un atto di mancanza di fiducia nei loro confronti. Volete fare gli esperti, eh? Allora comprate a caso, non saro' certo io a tirarvi fuori dall'ignoranza.
Pochi giorni fa incontrai un vecchio compagno delle superiori in treno. Ci raccontammo piu' o meno cos'era cambiato, dov'eravamo finiti e cosa facevamo nella vita. Quando dissi che mi occupo di studiare le tecnologie nel tempo libero e che ogni tanto pubblico roba su internet, mi chiese se c'era qualcosa di famoso che avevo fatto.
Sempre pochi giorni fa discussi con un amico della mia innata curiosita' di conoscere come funziona il lavoro dei miei colleghi, indipendentemente se questi siano dei tecnici, dei commerciali, dei designer, dei project manager, dei sistemisti o amministratori. Mi sentii rispondere che devo fidarmi degli altri ed e' impossibile che io mi occupi di tutte le cose.
Essere semplicemente curiosi e voler studiare il mondo sulla propria pelle, sperimentando con il proprio ingegno ambiti oscuri, nonostante ci siano gia' corsi e pubblicazioni precise per diventare esperto, o produrre qualcosa solo per il piacere di metterlo insieme, senza dover pianificare una startup o una grossa campagna di advertising per ricavarne qualcosa o sapere per capire cio' che mi circonda senza vivere con ignoranza i successi ed i problemi di chi mi e' immediatamente vicino sono attivita' a volte difficili da praticare senza intoppi.
Ironicamente e' comunemente accettato l'andare a visitare una galleria d'arte o un museo della scienza e della tecnica senza diventare veri artisti o scienziati. Ma ci siamo fatti un'idea di cosa puo' esserci in un dipinto e cosa ci puo' piacere e dell'imprevedibile risonanza sociale che un'invenzione, seppur piccola, puo' avere nel corso della storia. Perche', dunque, non possiamo vivere la vita contemporanea allo stesso modo, ovvero con la semplice curiosita' di sapere?
Per chiudere: anche se questo implica apparire maleducati, senza ambizioni o senza fiducia nel prossimo (o, peggio, apparire degli arrampicatori), provate ad essere curiosi in cose che non vi riguardano nel quotidiano almeno una volta. Magari non diventerete esperti di televisori, non ne metterete insieme uno e non aprirete mai un'azienda di televisori... ma sono certo che vi divertirete un mucchio a scoprire che nella vita c'e' una quotidianita' che non e' la vostra e che merita attenzione. Ma non dite che vi mando io se vi menano, eh! ~ . ~
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