Xbox 360

Il piu' grande difetto di Assassin's Creed Revelations e' la difficolta' di trovarne un senso di necessita'. Durante l'intero gioco non ci si smette di chiedersi il perche' la Ubisoft debba continuare a allargare all'infinito un'idea che meriterebbe un trattamento piu' adeguato. La bellezza di una saga, la sua forza incisiva risiedono anche nella capacita' di autolimitarsi, di fermarsi quando si rischia di stancare. A questo trascinarsi faticoso vanno aggiunte alcune strane scelte di grafica per i modelli dei personaggi che in alcuni casi diventano difficilmente riconoscibili rispetto ai capitoli precedenti e la esagerata richiesta di cose da fare senza raggiungere mai una vera organicita' di gameplay, che al quarto capitolo dovrebbe essere condizione sine qua non. Nonostante tutto cio' le rivelazioni di cui parla il titolo del gioco lo rendono a conti fatti un capitolo a tratti interessante che si sviluppa in alcune sequenze davvero molto belle. Bastardi...

Assassin's Creed Revelations l'ho vissuto come penso un casual gamer viva una partita a Farmville: raccolgo un paio di questi, compro un po' di quello, restauro due palazzi, mando gli assassini in missione... senza alcuno scopo preciso. Perche' di questo si tratta. Anche questo Assassin's Creed, come i prequel piu' recenti, si basa su un'idea solida dal punto di vista narrativo, proseguendo con il suo insopportabile sistema "alla Lost" (e, in questo episodio abbiamo anche l'isola misteriosa), ma che sorregge un gameplay stanco, che ora usa mezzucci come scopiazzare da altri giochi di successo (scandalose le analogie con Portal di alcune sequenze), i tower defence, i time management e i collezionabili a tutto andare per mantenere alta l'attenzione. Certo: e' tutto molto rifinito e nessuna di queste componenti riesce ad annoiare ma sappiamo bene che i gamer di una certa data hanno bisogno di gameplay con del carattere che - soprattutto - collabori in armonia con la narrazione, invece che utilizzarla come collante. Insomma: le Revelations ci sono ma Assassin's Creed e' andato in vacanza, in questo capitolo. Ora sono combattuto: non so se e' meglio che nel prossimo capitolo trovino la quadra mancata in questo episodio, proseguendo con la trama e accompagnandola con un buon gameplay, oppure che tronchino la storia come viene, perche' si comincia ad avvertire l'irrispettosita' nei confronti di chi gioca, costretto a sorbirsi giochini che stiracchiano la trama principale, o che semplicemente l'intera saga si disintegri per sempre, lasciandomi libero di non desiderare di sapere come terminera' questa trama stuzzicante ma altalenante, tenuta in piedi da un gioco cosi' cosi'.