Xbox 360

Presentazione: Volendo essere troppo occidentale, sia nello stile che nel tono esageratamente virile e duro, Binary Domain purtroppo rischia di essere ridicolo e forzato. La scelta migliore forse sarebbe stata quella di uno stile grafico orientale, che avrebbe sottolineato meno l'utilizzo massiccio di stereotipi.
Complessivo: Nonostante dimostri tante ingenuita', Binary Domain non e' un titolo da buttare. Il ritmo del gioco mantiene sempre la giusta cadenza, risultando godibile, e il tentativo di vivacizzare il genere con l'aggiunta di elementi provenienti da altri generi riesce a creare curiosita'.

Gameplay: E diciamolo. Binary Domain sara' pure un generico TPS alla Gears abbastanza riuscito ma non si puo' certo dire che non provi a migliorarlo: alla solita troika, che negli shooter non puo' mancare, si affiancano timidi tentativi di cambiare gameplay. C'e' dell'impegno, insomma, e dei risultati.
Design: RPG e qualsiasi cosa e' una formula sempre vincente e vale anche per questo titolo. Arene cosi' blande c'erano solo in Mass Effect 2, con corridoi belli lunghi e aree simmetriche. Il sistema di dialogo non e' sfruttato al pieno del suo potenziale ma riesce a convincere come idea.
Presentazione: Nonostante racconti una storia di fantascienza - anche a tratti originale - Binary Domain non si prende troppo sul serio ed, a volte, si ride di gusto. L'imbarazzo pero' e' non sapere se si ride per un errore narrativo o una gag. Esteticamente e' altalenante ma la parte audio e' dimenticabile.
P-Appeal: Mi sono divertito e questo dovrebbe bastare. Ma non sapere se il fatto che i personaggi sembrino il classico Inglese-Francese-Americano delle barzellette sia voluto o meno mi attanaglia. Sono giapponesi.
Complessivo: E' uscito in sordina, per poi tuffarsi nei cestoni. Che destino crudele: ci sono giochi molto meno degni (e molto meno divertenti) che hanno avuto una carriera piu' brillante. Ma la copertina parla chiaro: si spara e si grida, ma e' cosi' generica che sembra un B-Movie da ridere. Esattamente.