10, 10, 10!
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Io, Io, Io!
Storia Minuscola d'Amor Ucciso. Pt. 3
2012-10-14 14:25:40 Wikipedia dice che l'etica e' "quel ramo della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buoni [...] rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi".
L'uomo e' il peggiore degli analisti e spesso scrive le sue regole di etica qualche tempo dopo averle violate: la parita' dei sessi e' un esempio di regola etica che molti danno per scontata ma che e' costata sudore e sangue.
A mio avviso, uno dei motivi fondamentali di questo approccio che ironicamente chiamerei "by example" e' dato dall'abuso sconsiderato del cocktail mortale tra i due strumenti d'analisi prediletti dall'uomo: la standardizzazione e le "black box".
Paolo e Gino non sono d'accordo ->
[ Pestaggio ] ->
Paolo e' d'accordo con Gino
Il modello funziona. Cosa accada all'interno della black box "Pestaggio", a partire dalle logiche con le quali i valori in ingresso vengono confrontati alle dinamiche che le modificano, non e' rilevante. L'importante e' il risultato. La standardizzazione dell'input permette di prescindere da "Paolo" e "Gino", perche', anni di storia, hanno testimoniato che si posso sostituire le entita' con popoli, religioni e classi politiche. Se poi ci mettiamo sessi diversi, otteniamo un simpatico rimando all'introduzione.
Ovviamente oggi non e' cosi', in buona parte dei casi, ma e' grazie alla materializzazione del concetto di etica che oggi le "black box" sono smontate e la standardizzazione e' regolamentata.
Aziendalmente c'e un'etica per chi organizza, per chi vende, per chi compra e persino per chi analizza. La domanda ovvia e': se l'etica e' un concetto cosi' generale, perche' non ce n'e' una per chi sviluppa?
var contatore=1;
alert(contatore);
contatore=contatore+1;
alert(contatore);
contatore=contatore+1;
alert(contatore);
contatore=contatore+1;
alert(contatore);
Questo blocco mostra i numeri da 1 a 4. La prima riga inizializza un contatore a 1 e la seconda lo mostra a schermo. Ogni coppia di righe a seguire lo incrementa di 1 e lo mostra nuovamente. E' un blocco di codice etico?
Se, un giorno, lo sviluppatore Gino appena assunto dovra' intervenire sul codice per farlo contare sino a 40, dovra' scovare questo segmento (che non trovera' nemmeno cercando ovunque la cifra 4 dedotta dall'output) e replicare parte di esso molte altre volte. Inoltre il codice risultera' sempre meno leggibile intervento dopo intervento. Non il miglior giorno di Gino. E nemmeno per l'azienda.
for (var contatore=1;contatore<=4;contatore++)
alert(contatore);
Molto meglio. Questo ciclo conta da 1 a 4 e mostra il valore del contatore. In questo blocco di codice, Gino troverebbe la cifra "4", la sostituirebbe con 40 e passerebbe al task successivo.
Purtroppo pero', la modifica era stata originariamente assegnata al sistemista Paolo, supponendo che fosse un semplice cambio di configurazione.
var config=loadConfig();
for (var contatore=1;contatore<=config.volte;contatore++)
alert(contatore);
Questo codice permette alla prima linea di sistemisti di intervenire, riducendo tempi, costi e competenze.
Su questo tipo di etica si potrebbe parlare all'infinito, specie se introduciamo la macchina e le sue performance come soggetto della valutazione tra bene e male - generalmente inversamente proporzionale alla comodita' e leggibilita' del codice.
Il mio scopo era sensibilizzare all'incidenza che ha l'etica su un progetto anche il piu' pragmatico dei tecnici, dove il "basta che vada" ed il "se si puo' fare" sono i credo che vanno per la maggiore.
Ora che siamo tutti allineati, rileggiamo questa frase, pronunciata nella parte precedente:
Questo vuol dire che, nel mondo in cui le informazioni hanno trovato una standardizzazione nell'ipertesto e che viaggiano libere ovunque, lui (rif. Tim Berners-lee) NON ha inventato NE' il formato con il quale le informazioni vengono trasferite e NE' il canale attraverso il quale viaggiano.
Tim Berners-lee si sara' pur limitato ad aggiungere la lettera "e", rappresentata in corsivo, ma e' stata l'etica, rappresentata in grassetto, a decretarne il successo globale: "standardizzazione", che appartiene al tipo di etica tecnologica che ho appena descritto, e "libere ovunque", che incarna un'etica piu' sociale.
Ora che stringiamo in una mano il fuoco della conoscenza tecnologica, introdotta nella parte precedente, e quello dell'etica tecnologica, appena descritta, fiancheggiati dal fido Tim Berners-Lee, prepariamoci ad affrontare le controversie del mobile e a rileggere con occhi nuovi il passato ed il futuro.
Anche se il terminale testuale non fu una scelta giusta, sentii etico combattere l'hacker che aveva deciso di distruggere la mia vita sentimentale con uno strumento alla pari e, grazie ai due fuochi che avevo in pugno, avevo scovato il nemico - il piu' acerrimo dei nemici: la mia idiozia.~ . ~ Storia Minuscola d'Amor Ucciso. Pt. 2
2012-10-13 13:03:54 Ci sono almeno 3 cose divertenti da dire su Tim Berners-Lee.
La prima e' che e' la persona che ha inventato il web e che dovremmo ringraziare per la nuova vita che ha dato alla cultura ed al mercato. A tutti gli effetti, e' un eroe.
La seconda e' che, nonostante la sua importanza, oggi e' un simpatico cinquantaseienne che sponsorizza la diffusione della cultura digitale tra i piu' piccoli (Link).
La terza e' che l'ipertesto nasce nel 1941 da Jorge Luis Borges e venne applicato per la prima volta nel 1977, che internet venne concepito negli anni '60 e comincia a diffondersi attorno agli anni '80 e che il primo prototipo del World Wide Web scritto da Tim Berners-Lee ad uso personale nasce nel 1989 e che divenne un progetto pubblico nel 1991.
Questo vuol dire che, nel mondo in cui le informazioni hanno trovato una standardizzazione nell'ipertesto e che viaggiano libere ovunque, lui NON ha inventato NE' il formato con il quale le informazioni vengono trasferite e NE' il canale attraverso il quale viaggiano.
Concedetemi il termine, si e' "limitato" a metterli insieme.
Ogni persona ha un eroe personale e molto spesso la discriminante cruciale e' il risultato della collisione tra correnti socio/culturali in un particolare contesto personale. Da questi esempi si traggono modelli di vita, insegnamenti e linee guida per il resto della vita e, in buona parte dei casi, compongono il corredo di "perle di saggezza" da somministrare ai figli e ai figli dei propri figli causando quell'inevitabile noia da propagare in tutto l'albero genealogico a venire.
Nel mio caso e' McGyver, protagonista di una importante serie televisiva, che riusciva a cavarsela da ogni guaio combinando tra loro gli oggetti piu' impensabili.
McGyver, chiuso in cella, con solo un chiodo abbandonato ed un elastico, sarebbe riuscito a costruirsi un trapano ed avrebbe scardinato la serratura della porta.
La mia personalissima teoria mette in discussione la sua dote: se McGyver, noto per la sua arte di arrangiarsi, avesse trovato in quella cella anche un trapano funzionante, l'avrebbe usato?
Per avere il giusto raziocinio e' necessario sapere sia come funzionano che come si combinano tra loro le tecnologie per raggiungere il risultato desiderato - ma e' una dote monca se non si conoscono quali sono le alternative migliori.
Il viaggio di Tim Berners-Lee e' costellato da mille valutazioni, scelte ponderate su linguaggi e protocolli da usare per assicurare la piu' ampia diffusione e flessibilita' del suo progetto iniziale. Solo alcune di queste hanno collaborato alla sua opera d'arte, che e' il web - l'atto eroico compiuto da lui e' quello di aver fatto la scelta migliore, come il miglior Trevize di Asimov.
Come spesso si fa per la politica, la sociologia, la scienza e la religione, proviamo a guardare il presente tecnologico con gli occhiali della storia e valutiamo la posizione di chi sponsorizza la propria soluzione come la migliore "nella maggior parte dei casi piu' comuni" - una categoria su tutte, quella degli evangelist incalliti.
L'ateismo tecnologico ha aiutato Tim Berners-Lee a ponderare le sue scelte in base agli obiettivi e questo, con buona pace degli inventori, lo eleva a "eroe senza macchia".
Ironicamente indagavo sul defacement del mio sito, che stava per rovinare quello che in otto anni avevo costruito e nel quale mi ero cullato, con un client testuale nel quale mi muovevo impacciato, nonostante l'icona del ben piu' affabile FileZilla troneggiasse nella sidebar di Ubuntu.
Non era sicuramente il metodo migliore per risolvere il problema ma ero certo che nel mio ragionamento mancasse ancora qualcosa. Insomma, mi sentivo ancora giustificato.
REF:
Wikipedia - Hypertext (Link)
Wikipedia - Internet (Link)
Wikipedia - World Wide Web (Link) ~ . ~ Storia Minuscola d'Amor Ucciso. Pt. 1
2012-10-11 18:18:18 "Dunque questi nuovi Smart TV hanno un sacco di roba dentro."
Giravo perplesso tra i menu' del nostro nuovo televisore LG, agitando il telecomando come nella migliore partita a Wii Sports.
Un'applicazione per le notizie.
La guida dei programmi.
Un immancabile quanto desolato marketplace.
Lo sguardo annoiato di Bianca, la mia convivente di lunga data, era un chiaro segnale che la mia curiosita' non fosse condivisa ed il suo nervoso girar tra le mani del pad dell'XBOX era sintomo che il suo unico scopo, quella sera, fosse quello di usare il nuovo televisore, piu' grande e luminoso, per lo scopo per il quale e' stato acquistato: giocare in split screen dal divano e finalmente riuscire a leggere il testo a schermo.
"Un attimo, guarda qua."
Una boyband coreana vestita con colori sgargianti e probabilmente messo in piedi da LG solo per quell'occasione, cantava e ballava in video, saltando dentro e fuori dallo schermo. La noia dagli occhi di Bianca bucava la lente opaca degli occhialini 3D.
Decisi di posticipare il mio excursus alla mattina del giorno seguente, in quell'oretta in cui lei dorme ancora, ma non senza concedermi il colpo di grazia.
Decisi di dare un occhio al browser web, croce e delizia della mia vita tecnologica, con lo scopo di verificarne la compatibilita' con alcuni dei miei progetti e dei miei siti preferiti.
Le tastiere on-screen sono la testimonianza della pigrizia dell'uomo: come e' possibile che un layout pensato per raggiungere le lettere con le dita vada bene anche per centrarle con un puntatore sullo schermo? Altra testimonianza della pigrizia dell'uomo: se mi lamento tanto, perche' non ho mai pensato ad una soluzione?
Con pazienza e precisione da cecchino muovo il puntatore su ogni lettera e con un colpo di grilletto, queste si affiancano l'una all'altra.
Come colpi di pistola.
Come coltelli traditori sulla schiena.
Confermo l'indirizzo ed il mio sito, verde e blu, e' rimpiazzato con una sola schermata, completamente rosa, con una sola scritta.
"TI AMO"
"Cos'e'?"
"Non lo so... io ho scritto l'indirizzo del mio sito"
"Non ho mai visto questa pagina"
"Nemmeno io"
"Chi ce l'ha messa? Per chi era?"
Paonazzo non rispondo. Inizia la storia del web. ~ . ~ « Pagina precedente | Pagina successiva » |