Xbox 360

Per superare la delusione di un gameplay davvero troppo lineare e uno stravolgimento totale degli intenti narrativi dei capitoli precedenti, non e' bastata la resa bellissima, sorprendentemente a volte, della grafica e la messa in scena di una regia tecnicamente perfetta. Sparito il contenuto emotivo dell'esperienza di gioco, a causa di una trama che, attraverso una spettacolarizzazione fine a se stessa, banalizza i punti di forza di Modern Warfare e Modern Warfare 2, non rimane nulla dell'intensita' narrativa che ne era originata. E' davvero un dispiacere che sia finita cosi'... ma quanto meno giocare a Call of Duty: MW3 e' stato utile per comprendere che non e' sufficiente utilizzare la stessa tecnica o la stessa strategia di rappresentazione per ottenere risultati ugualmente incisivi. E' lo scopo dietro quella rappresentazione a trasformare il contesto espressivo e interattivo in messaggio, in emozione.

In passato ho avuto modo di notare che spesso e' difficile, per chi produce una saga, tenere a mente il punto di forza che la contraddistingue. Una buona avventura potrebbe essere rinomata per il gameplay piuttosto che per la trama o, come in questo caso, un buon FPS potrebbe emergere dal gruppo per il modo che usa per narrare la trama, piuttosto che da un gameplay innovativo. Ebbene: immaginate se chi si occupa del punto di forza non lavori piu' nel team. Eccovi servito l'ultimo, inutile, capitolo della bellissima saga di Modern Warfare, dove una grafica esagerata, cutscene al testosterone e bandiere americane spiegate prendono il posto dell'occhio critico ed emozionale con il quale guardare quello che si muove fuori e dentro il campo di battaglia. Il gioco, ogni tanto, scimmiotta goffamente il taglio drammatico dei precedenti come soltanto un clone non autorizzato puo' fare e trova i suoi picchi solo nelle scene rigorosamente non interattive a base di bullet time infiniti, metallo e fiamme in tripudio, lamiere e testosterone al limite del plausibile. La verita'? Con il suo motore grafico eccellente, le sue musiche da "spaccate tutto per l'America", le sue tonnellate di proiettili e armi e i suoi testi, scritti probabilmente da Rambo in pensione, questo titolo e' il seguito perfetto. Ma di Black Ops. Addio, Modern Warfare. Spero, un giorno, di giocare l'ultimo capitolo della trilogia. Quello vero, pero'.