Xbox 360

La mia passione piu' duratura e' quella per i platform: che siano immediati come Mario o articolati come Castlevania, se c'e' da saltare, evitare burroni e raccogliere tonnellate di collezionabili, io ci sono. Un sottogenere che preferisco ancora di piu'? I platform d'esplorazione: mappe articolate da esplorare, tonnellate di creature da scoprire, pianificazione dei viaggio e backtracking richiedono quella dote di design raffinato che mi stuzzica il palato. Spelunky e' un platform d'esplorazione infinito. Infinito per davvero: i livelli, seppur piccoli, sono generati casualmente ma in maniera' cosi' coerente da lasciare a bocca aperta, proponendo sfide davvero sempre diverse e con qualcosa da scoprire ogni volta. Immagina: infiniti ambienti da esplorare, decine di bonus da trovare e potenziamenti da acquistare, nemici stranissimi e sempre nuovi, tonnellate di segreti. Ora mettici una difficolta' esageratissima, permadeath ed un sistema di progressione punitivo. Ecco, questo e' Spelunky: un cancro che s'infila tra le pieghe dei piu' bassi desideri di un gamer e lo uccide da dentro, un guscio invitante che nasconde una massiccia dose di cianuro. Spelunky punisce costantemente, uccide il personaggio del giocatore nei modi piu' atroci per riportarlo sempre all'inizio di tutto, lasciandogli in mano uno straccio di premio. Perche', in fondo, e' sempre colpa tua se il personaggio e' morto. Non puoi prendertela con i controlli, precisissimi e raffinati, con la grafica, nitida e colorata, o con il generatore casuale, sempre spietatamente coerente nel rapporto rischio/premio. Cio' che ti uccide e' la mancanza di riflessi, l'esitazione e l'ignoranza. Perche' il mondo di Spelunky e' immenso e scoprire cosa ti uccide e cosa no e' la cosa piu' preziosa che il giocatore trascina tra un cadavere del proprio altro io e l'altro. Se non fosse per le musiche, terribilmente MIDI e semicasuali, Spelunky sarebbe stato eterno. Invece e' solo un meraviglioso esempio di platform moderno.