PC/Mac

E' complicato, e forse sbagliato, valutare con i criteri abituali quello che appare piu' come un esperimento "sensoriale" che come un videogioco vero e proprio. Sword & Sworcery nella sua semplicita' stilistica basata sulla vaghezza della pixel art portata a livelli altissimi di espressione, sull'estrema sintesi narrativa che si evolve attraverso aforismi alla Twitter tra l'ironico e l'eroico e, infine, e forse soprattutto, sulla musica e sugli effetti sonori come protagonisti accompagnatori della guerriera sciita durante l'intera avventura, impressiona per la capacita' di ricreare un mondo magico e emozionante popolato da pochi personaggi che riescono a rivelare poco a poco la loro intima profondita'. Se il gameplay risulta forse troppo limitato, il tentativo di contestualizzarlo all'ambiente e alle sonorita' musicali che gli fanno da commento continuo lo eleva, rendendolo comunque interessante. Se molti videogiochi provano a mescolarsi con l'arte cinematografica nel tentativo di raggiungere piu' alti apici narrativi (non sempre riuscendoci o riuscendoci a scapito delle caratteristiche sue proprie), Sword & Sworcery sembra avvicinarsi all'arte letteraria, recuperando da essa l'intensita' stilistica e la forte componente simbolica. Un esperimento interessante da cui spero si evolvera' un progetto ancora piu' ampio e con un gameplay all'altezza della coraggiosa sperimentazione.

Cercare di comprendere a pieno il significato di "videogioco" oggi e' una battaglia persa in partenza: puo' far sorridere, mettere tristezza, insegnare, far piangere e pensare. E' cinema, e' pittura, e' musica. E' astrattismo e realismo. In ogni caso e' uno strumento d'intrattenimento artistico, che spinge i propri confin giorno per giorno. Sword & Sworcery e' dichiaratamente un "videogioco sperimentale" e questo tipo di esperimenti non meritano mai di essere trascurati. Ma non potevo immaginare che questa curiosa avventura grafica un po' retro' mescolata a Punch-Out facesse una scelta artistica cosi' ambiziosa: usare tutto cio' che e' considerabile lo-fi per narrare le vicende. Sword & Sworcery preferisce il testo alle cutscene, una semplice pixel-art piuttosto che una grafica dettagliata e nelle musiche e' possibile sentire lo scricchiolio di un vinile. Cio' che rende grande il titolo, pero', e' quello di non essere mai vintage: la narrazione avviene tramite frasi brevi come twit, la grafica e' semplice ma pulita e dettagliatissima e le meravigliose musiche sono un misto tra chitarre classiche e musica elettronica. Qual'e' il prodotto di questo "scontro qualitativo"? Giocare a Sword & Sworcery e' come leggere un libro: tutto cio' che si percepisce ha un fascino magnetico ma non raggiunge mai il livello di dettaglio necessario per materializzare con precisione personaggi, eventi e sensazioni, creando un costante parallelo tra cio' che effettivamente e' descritto e cio' che viene ricreato dalla nostra fantasia. Sword & Sworcery e' un'opera d'arte, dove persone amanti della letteratura, del videogioco, di internet e della musica congiungono in un solo punto. Ed a questa festa, il giocatore non deve mancare.