Playstation Vita

Quanto puo' un modello basato sui DLC danneggiare un classico eterno? Questo Ridge Racer dimostra che, a parita' di meccaniche, e' possibile raderne al suolo il fascino ed essere un insulto per i fan. Una volta in pista, questo titolo e' Ridge Racer, con il suo solito drifting ignorante tra palazzi, aerei e parchi, la sua velocita' surreale e lo speaker che grida nelle cuffie sopra la colonna sonora upbeat ed il ronzio dei motori - cio' che e' l'essenza della serie. Il vero problema arriva prima di essere in pista: per i giocatori offline, da una striminzita gamma di tracciati, musiche e auto per lo piu' ripresi da vecchi capitoli, e' solo possibile scegliere tra correre una gara singola o battere il tempo migliore. Esiste una carriera online dove si gareggia per far vincere la propria scuderia ma, sinceramente, in mobilita' non ho proprio avuto modo di provarla. Comunque la si veda non e' il progredire nel gioco ad aumentare i contenuti disponibili ma i DLC, che si limitano a rinfoltire il titolo con vecchio materiale. Un titolo davvero inutile, reso dignitoso soltanto dal non aver aggiunto nulla al gameplay e, ovviamente, dall'aver dato l'occasione di rivedere l'ammiccante Reiko Nagase - che risveglia quel basso desiderio che, da fan dei racer arcade, porto dentro da anni: un seguito per Ridge Racer Type 4.