Nintendo WiiU

Personalmente ho preferito il design del primo Toki Tori con i suoi piccoli livelli e i suoi scervellanti puzzle ai livelli piu' ampi basati su una maggiore esplorazione di questo secondo titolo. Ma ho apprezzato la volonta' di modificarsi mantenendo sempre una grande cura e sapienza nel design.

Dietro un buon puzzle game serve un ottimo design e Two Tribes sapeva davvero il fatto suo. Toki Tori, che mi persi nell'era Gameboy ma che ho recuperato giocandolo nella sua remake su WiiU, offriva un protagonista relativamente versatile che, anche se non saltava, sapeva sparare, costruire ponti, teletrasportarsi e chi piu' ne ha piu' ne metta ed eppure, in ogni livello, muoversi era un vero inferno, richiedendo minuti (forse ore, in alcuni casi) di ragionamenti furibondi, di pianificazioni certosine e, in generale, di bestemmie contro chi aveva progettato il gioco per poter avanzare anche solo di pochi passi verso il successo. Toki Tori lasciava esanimi ma pieni di se', con quel sorriso che si ha quando ci si lascia alle spalle uno dei piu' grandi problemi della vita. Ed e' per questo che abbiamo giocato al suo seguito, Toki Tori 2, esattamente al pari di chi prova piacere nell'affettarsi con una lametta. Toki Tori 2 non si limita semplicemente ad estendere il primo ma ha il coraggio di cambiar pelle: abbandona la struttura a livelli ed i gadget, punti cardini del prequel, per offrire ampie aree esplorabili, tipiche dei metroidvania, e dona al protagonista poche abilita' e disponibili fin dall'inizio, offrendo invece nuovi elementi ambientali sparsi per il mondo di gioco. Ed e' proprio grazie a queste due scelte che Toki Tori 2 riesce a convincere: muoversi per la mappa del gioco e' frustrante per definizione, dato che ogni corridoio e ogni bivio e', in realta', un puzzle dalla difficolta' disarmante ma, se vogliamo scoprire ogni nuovo elemento e continuare a provare quella bassa sensazione di autostima a ogni ostacolo superato, siamo obbligati a esplorare. La grafica colorata ma forse un filo scialba, il gameplay rifinito ed il solido, ottimo e perfido design valgono davvero il prezzo del biglietto ed, anche alla fine di questo capitolo, si ha quella sensazione di averne abbastanza e volerne ancora.