PC/Mac

Terry Canavagh e' senza dubbio un game designer di talento, che ha bene in VVVVVV di Terry Canavagh e' un piccolo prodigio di design: dietro l'aspetto nettamente "commodoriano" e le meccaniche scarne si nasconde un mondo vastissimo da esplorare, sfide difficili ma sorprendentemente mai frustranti e chicche indimenticabili. Questo Super Hexagon non fa eccezione: se a prima vista puo' sembrare un giochino casual "dove si evitano i muri", questo titolo e' invece frutto di un raffinatissimo e diabolico lavoro di design con lo scopo di portare alle masse il concetto di "difficile", come Nintendo ha fatto per anni. Super Hexagon ha diversi livelli di difficolta', dove il piu' basso e' "HARD" - e questo e' solo preparatorio al primo violento impatto: nonostante i controlli siano estremamente precisi e reattivi ed il concetto sia terribilmente semplice (ruota attorno al centro ed evita i muri che casualmente si avvicinano verso il centro), tutto lampeggia, gira, si flette e zoomma in maniera vorticosa, decretando la fine del gioco dopo solo 5 o 6 secondi. Ma e' proprio la brevita' di ogni partita che vi spingera' a dare di piu' e, dopo qualche minuto, tutto sembrera' meno vorticoso, meno caotico, quasi lento... insomma: percepirete il vostro stesso miglioramento in maniera sorprendentemente palpabile. Ed e' quando avrete il pieno controllo di tutto che il vero gioco si aprira' davanti agli occhi, dove non sara' piu' solo il caso il vostro vero nemico ma anche brevi segmenti progettati per apparire impossibili: piccoli labirinti, repentini cambi di struttura e strade apparentemente senza uscita. Minuto dopo minuto il gioco vi chiedera' sempre di piu' ed ogni volta che lo darete i vostri riflessi vi risulteranno sovrumanamente migliorati ed il vostro ego si gonfiera' a dismisura. E cosa puo' fare di piu' un gioco se darvi la sensazione di migliorare? Fantastico.