PC/Mac

Ho sempre provato e riprovato lungo i miei anni da giocatore a impegnarmi in un roguelike, genere che mi ha stregato gia' dalle prime volte per il loro proporre contenuti interessanti e plausibili in maniera procedurale, concretizzando un concetto da sempre avveniristico ed il sogno di ogni fan: un gioco pronto a dare contenuti che piacciono sempre diversi e per sempre. Vuoi, pero', per la complessita' elevata, base del genere o per il fatto che gli RPG abbiano cominciato ad interessarmi troppo tardi e mai in maniera esagerata, in nessuno di questi ero mai riuscito a giocarci per qualche minuto. Hack, Slash, Loot e' una delle incarnazioni piu' semplici del genere, del quale mantiene le caratteristiche base ma offrendo un'interfaccia semplice e accessibile e un gameplay veloce ma comunque appagante. Forse non avra' il generatore di labirinti piu' raffinato della storia, anche se offre piu' "filoni d'avventura" che ne usano di diversi, e nemmeno la varieta' sufficiente a renderlo adeguatamente longevo ma riesce sicuramente, su un giocatore piu' "casual" del genere, a congiungere la curiosita' del procedurale a quella "sindrome da Diablo" ogni volta che ci si comincia a giocare: ci si getta sui nemici per scoprire qual'e' il prossimo bottino con il quale migliorare (o peggiorare) il proprio equipaggiamento. Nonostante questo approccio sia l'antitesi del piu' strategico, lento e meditato sistema imposto dal genere, l'appeal del quale mi ero innamorato e' rimasto, concedendomi finalmente una partita come si deve dall'inizio alla fine senza lasciarmi scoraggiato ed incentivandomi gradualmente a riscoprire i titoli piu' complessi che mi sono lasciato alle spalle. Un titolo di ponte, quindi, che concede a tutti di dare uno sguardo ad un genere affascinante, in maniera piu' pura e quasi piu' convincente rispetto ai sottogeneri come Spelunky e soci.