Nintendo 3DS

Rhythm Thief in una parola? "sospetto". Aggettivo abbastanza atipico ma giustificabile: vuole essere un rhythm game, vuole essere un puzzle game, vuole essere stilisticamente come Layton, vuole raccontare un mistero e vuole essere un gioco educativo. E, senza dubbio, lo e'. Ma lo e' nella maniera corretta? I minigiochi sul ritmo, per carita' tutti molto vari, effettivamente si basano sul senso del ritmo? I puzzle vagamente contestualizzati che si affrontano sono davvero divertenti? I personaggi che si incontrano sono coloriti a sufficienza da tenere testa al Layton? Lo sviluppo di un mistero, in generale, si fa come in Rhythm Thief? Lo scopo educativo, in un videogioco, lo si raggiunge come accade in questo titolo? La risposta, a mio avviso, e' "no". I minigiochi, dai controlli imperfetti, forse giocano sul tempismo ma non si ha il senso di collaborare a un ritmo, come accadeva per Rhythm Paradise. I puzzle "musicali" sono troppo spesso atrocemente stupidi e basati, ancora una volta, sul tempismo. I personaggi sono piattissimi e - in un gioco di questo tipo - sono proprio loro quelli che devono tenere banco e motivare i giocatori ad andare avanti. E dei personaggi cosi' blandi come possono essere anche solo secondari nella narrazione di un mistero - talmente banale da aver provato una certa compassione per chi l'ha dovuta disegnare, animare e musicare. Ma se tutti questi incidenti potrebbero essere fortuiti, il modo insulso con il quale il gioco cerca di insegnare la storia di Parigi, basandosi su stralci di guida turistica messi in bocca casualmente ai personaggi, inchioda il gioco al suo piu' grande difetto: quel senso di mancata professionalita' e - a volte - competenza da parte di chi l'ha messo insieme. Certo, le scene anime in 3D sono favolose. Certo, ha un design dell'interfaccia non male. Ma sono cosi' irrilevanti da sembrare "sviste" in un package cosi' armonicamente mediocre. Sega, trova un altro modo per resuscitare Samba De Amigo e Space Channel 5, va'.